Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è uno strumento fondamentale per la gestione dei rifiuti in Italia.
Introdotto con la Legge 25 gennaio 1994, n. 70, il MUD consente la raccolta e la trasmissione delle informazioni relative alla produzione, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti, garantendo una tracciabilità efficace e una gestione ambientale sostenibile.
La compilazione e la presentazione del MUD devono essere effettuate entro la data stabilita per ciascun anno, ad esempio per il MUD 2025 la scadenza è fissata al 28 giugno 2025, secondo il DPCM del 29 gennaio 2025.
Per informazioni dettagliate sulla compilazione e sulle scadenze, consigliamo sempre di consultare il sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
È importante sottolineare che la corretta compilazione del MUD contribuisce a una gestione più efficiente dei rifiuti e al rispetto delle normative ambientali vigenti, promuovendo la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.
Mud rifiuti 2025: le novità
Per il MUD 2025 sono stati introdotti aggiornamenti per adeguarsi alle nuove normative, con modifiche che interessano principalmente le istruzioni di compilazione del modello.
Le principali novità includono:
- Scheda Materiali Secondari (Scheda MAT): aggiunta la voce “Ammendante compostato con fanghi (ACF)”, in conformità con il D.lgs. 75/2010, che disciplina gli ammendanti derivati da rifiuti attraverso processi biologici.
- Aggiornamenti alle istruzioni di compilazione, tra cui:
- Inserimento del codice ATECO 96.02.03, in seguito alle modifiche apportate dal D.Lgs. 213/2022 all’art. 190 del D.Lgs. 152/2006.
- Adeguamento delle modalità di calcolo del numero di addetti in linea con le disposizioni del sistema di tracciabilità RENTRI (art. 188-bis del D.Lgs. 152/2006).
Le modalità di presentazione restano invariate e si svolgeranno esclusivamente in formato telematico, a seconda del tipo di comunicazione richiesta.
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Tipologie di MUD
Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) può essere presentato in due modalità principali: MUD telematico e MUD semplificato. La scelta dipende dalle caratteristiche dell’azienda e dalla quantità di rifiuti gestiti.
La compilazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) può avvenire attraverso due modalità principali: telematica e semplificata. La scelta dipende dalle caratteristiche dell’azienda e dalla tipologia di rifiuti gestiti.
Cos’è il MUD telematico?
Il MUD telematico è la modalità standard e deve essere utilizzata nei seguenti casi:
- Produzione di più di 7 tipologie di rifiuti
- Utilizzo di più di 3 trasportatori o destinatari per ciascun tipo di rifiuto
- Esportazione di rifiuti all’estero
Caratteristiche principali:
- Accesso al portale: l’accesso richiede l’uso di SPID, CIE o CNS. Gli utenti con credenziali precedenti possono collegare il vecchio account attraverso un’apposita funzione del portale.
- Compilazione e invio: la dichiarazione deve essere compilata con un software dedicato e firmata digitalmente prima dell’invio telematico.
- Pagamento dei diritti di segreteria: è previsto un costo di €10,00 per ogni unità locale dichiarante, pagabile tramite PagoPA, carta di credito o Telemaco Pay.
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Cos’è il MUD semplificato?
Il MUD semplificato è una versione più agile della dichiarazione, riservata alle aziende che soddisfano determinati requisiti, ecco chi può fare il MUD semplificato:
- Produzione di non più di 7 tipologie di rifiuti
- Utilizzo, per ogni tipo di rifiuto, di massimo 3 trasportatori e 3 destinatari
- Conferimento dei rifiuti esclusivamente a destinatari nazionali
Caratteristiche principali:
- Accesso al portale: l’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS. Anche in questo caso, è possibile collegare il vecchio account.
- Compilazione: i dati vengono inseriti online e generano un file in formato .pdf.
- Invio: il file deve essere inviato tramite PEC all’indirizzo dedicato. Ogni invio deve contenere una sola dichiarazione MUD e nell’oggetto deve essere indicato esclusivamente il codice fiscale del dichiarante.
- Pagamento dei diritti di segreteria: il costo è di €15,00 per ogni unità locale dichiarante e deve essere effettuato tramite PagoPA.
Nota: la scadenza per la presentazione del MUD 2025 è fissata al 28 giugno 2025. Il mancato rispetto dei termini può comportare sanzioni amministrative!
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Quando si deve presentare il MUD 2025?
Per l’anno 2025, la scadenza per la presentazione del MUD è fissata al 28 giugno 2025. È fondamentale rispettare questo termine per evitare sanzioni amministrative.
Adempimenti principali:
- Raccolta dei dati: Assicurarsi che tutte le informazioni relative ai rifiuti prodotti e gestiti nel 2024 siano complete e accurate.
- Verifica della documentazione: Controllare la coerenza tra registri di carico e scarico, formulari di identificazione e altri documenti correlati.
- Preparazione alla compilazione: Accedere ai portali dedicati o a software gestionali rifiuti completi ed efficienti come Winwaste.net.
È consigliabile iniziare la preparazione con anticipo per garantire una compilazione corretta e puntuale del MUD.
Chi è tenuto a presentare il MUD?
La compilazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è obbligatoria per specifiche categorie di soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti. Secondo l’articolo 189, comma 3, del D.Lgs. 152/2006, i soggetti obbligati sono:
- Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti: ad esempio, aziende specializzate nel trasporto di rifiuti per conto terzi.
- Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione: soggetti che organizzano la gestione dei rifiuti senza detenerli fisicamente.
- Imprese ed enti (mud comuni) che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti: come gestori di impianti di trattamento o discariche.
- Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi: ad esempio, industrie chimiche o sanitarie che generano rifiuti pericolosi.
- Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti: come aziende manifatturiere o artigianali con un organico superiore a dieci unità.
Esoneri dall’obbligo di presentazione
Sono esonerati dalla presentazione del MUD:
- Imprenditori agricoli con un volume di affari annuo non superiore a euro 8.000: come piccoli agricoltori che producono rifiuti pericolosi in quantità limitate.
- Imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi: ad esempio, aziende che gestiscono internamente i propri rifiuti non pericolosi.
- Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che non hanno più di dieci dipendenti: come piccole imprese artigianali o commerciali.
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Quali rifiuti vanno dichiarati nel MUD?
Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è lo strumento attraverso il quale enti e imprese comunicano annualmente la quantità e la tipologia di rifiuti prodotti e gestiti nell’anno precedente. È fondamentale comprendere quali rifiuti debbano essere inclusi in questa dichiarazione per garantire la conformità alle normative vigenti.
Nel MUD, per ogni tipologia di rifiuto dichiarato, è necessario indicare il relativo codice CER. Questo codice serve a classificare i rifiuti in base alla loro natura e origine, garantendo la tracciabilità e la conformità alle normative vigenti.
<<l Potrebbe interessarti: Che cosa è il codice CER? [Catalogo Europeo dei Rifiuti]
Categoria di rifiuti | Descrizione |
Rifiuti urbani | Comprendono rifiuti domestici (attività quotidiane delle famiglie) e rifiuti non domestici (attività commerciali, artigianali e di servizi, assimilabili ai rifiuti domestici). Le amministrazioni locali devono dichiarare nel MUD le quantità raccolte e le modalità di smaltimento o recupero adottate. |
Rifiuti speciali | Prodotti da attività industriali, artigianali, commerciali, sanitarie e di servizio. Si distinguono in:
Le imprese con più di 10 dipendenti che producono rifiuti speciali non pericolosi devono dichiararli nel MUD. |
Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) | Includono dispositivi come:
Le imprese che trattano questi rifiuti devono dichiararli nel MUD per garantirne il corretto recupero. |
Imballaggi | Comprendono materiali per contenere, proteggere e movimentare merci, come:
I consorzi e gli impianti autorizzati devono presentare la Comunicazione Imballaggi nel MUD, indicando quantità e operazioni di recupero o smaltimento. |
Veicoli fuori uso | I veicoli fuori uso sono quelli giunti al termine del loro ciclo di vita.
Le aziende che effettuano attività di trattamento di questi veicoli e dei relativi componenti e materiali devono compilare la Comunicazione Veicoli Fuori Uso nel MUD, garantendo il corretto smaltimento o recupero delle parti. |
Altre tipologie di rifiuti | Oltre alle categorie menzionate, devono essere dichiarati nel MUD:
È essenziale che ogni soggetto obbligato identifichi correttamente la tipologia di rifiuto prodotto o gestito, al fine di compilare accuratamente il MUD e rispettare le scadenze previste dalla normativa vigente. |
<<< Come fare la dichiarazione MUD?
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Cambiamenti normativi recenti
Con la pubblicazione del DPCM del 29 gennaio 2025, il format del MUD è stato aggiornato rispetto a quello dell’anno precedente. In particolare, sono state adottate modifiche relative alleistruzioni di compilazione,alla scheda ‘materiali’ (MAT) agli adempimenti relativi alla gestione dei costi per la raccolta differenziata da parte dei Comuni. Elementi che devono essere considerati nella redazione del MUD.
Le principali novità riguardano:
- Aggiornamenti nelle istruzioni di compilazione: sono state apportate integrazioni per una corretta compilazione delle schede implementate.
- Modifiche agli adempimenti per i Comuni: in particolare, riferite ai costi della raccolta differenziata per effetto dell’introduzione di nuovi coefficienti di calcolo da parte di ARERA.
È essenziale per le imprese e gli enti interessati prendere visione di queste modifiche e adeguarsi alle nuove disposizioni per garantire una corretta gestione dei rifiuti e il rispetto delle normative vigenti.
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Come fare la dichiarazione MUD?
La struttura del MUD 2025 rimane invariata, articolandosi in sei diverse comunicazioni, da compilare in base alla tipologia di rifiuti prodotti nel 2024 ed inviare esclusivamente in modalità telematica.
Le sei comunicazioni previste per i soggetti obbligati sono:
- Rifiuti
- Imballaggi (comprendente la Sezione Consorzi e la Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio)
- Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
- Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE)
- Veicoli fuori uso
- Rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione
Per agevolare la compilazione e la trasmissione del MUD, è stata introdotta la possibilità per le imprese di effettuare l’invio in formato digitale tramite piattaforme dedicate.
Questa soluzione consente alle aziende di delegare la gestione telematica del MUD 2025, riducendo il rischio di errori o sanzioni.
Per garantire una compilazione accurata, è possibile utilizzare software specializzati in cloud per la gestione dei rifiuti, che permettono di generare automaticamente il MUD e registrare correttamente tutte le operazioni effettuate durante l’anno.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha reso disponibili gli allegati al DPCM del 29 gennaio 2025 (pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2025), contenenti le istruzioni per la compilazione e la presentazione del MUD.
Gli allegati disponibili sono:
- Allegato 1: Istruzioni per la compilazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale
- Allegato 2: Comunicazione rifiuti semplificata
- Allegato 3: Modello Raccolta Dati
- Allegato 4: Istruzioni per la presentazione telematica
Grazie all’integrazione digitale dei registri di carico e scarico, l’utilizzo di software di gestione rifiuti consente di automatizzare la generazione del MUD, semplificando il processo e garantendo la conformità alle normative.
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Sanzioni MUD 2025
L’art. 258, comma 1, del D.Lgs. 152/2006 stabilisce due categorie di sanzioni:
- Ritardo nella presentazione del modello MUD: se viene trasmesso entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione varia da 26 a 160 euro.
- Omissione o irregolarità: in caso di mancata presentazione, invio oltre i 60 giorni, dichiarazione incompleta o con errori, la sanzione prevista è compresa tra 2.600 e 15.000 euro.
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FAQ sul MUD
Come si invia il MUD telematico?
Il mud telematico va inviato dal portale ufficiale o con software rifiuti specializzati e sicuri come Winwaste.net. Dopo aver compilato e firmato digitalmente la dichiarazione, il file viene trasmesso tramite il sistema online e si procede al pagamento dei diritti di segreteria.
Come registrarsi al MUD telematico?
La registrazione avviene accedendo al portale con SPID, CIE o CNS. Chi possiede credenziali precedenti può collegare il vecchio account attraverso l’apposita funzione.
Chi deve compilare il MUD telematico?
Il mud telematico è obbligatorio per le aziende che gestiscono oltre 7 tipologie di rifiuti, usano più di 3 trasportatori o destinatari per tipologia o effettuano esportazioni.
Chi può fare il MUD semplificato?
Il mud semplificato è destinato alle aziende che producono al massimo 7 tipologie di rifiuti, con non più di 3 trasportatori e destinatari per tipologia, e che destinano i rifiuti solo a soggetti nazionali.
Come si compila il MUD semplificato?
La compilazione avviene sul portale dedicato o con software per la gestione rifiuti sicuri e adeguati come winwaste.net. Dopo aver inserito i dati per generare un file PDF, si stampa e firma il documento, si effettua il pagamento dei diritti e si invia il file tramite PEC.