L’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) è obbligatoria per molte imprese, ma le scadenze e la gestione della proroga RENTri creano incertezza.
Durante l’iter di conversione in legge del Decreto Milleproroghe, è stato approvato un emendamento che prevede una proroga di 60 giorni per gli operatori del primo scaglione, la cui scadenza era fissata al 13 febbraio 2025.
Questa proroga, però, non è ancora operativa. Per diventare effettiva, sono necessari due passaggi fondamentali:
- L’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Milleproroghe.
- L’emanazione di un decreto del Ministero dell’Ambiente entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Fino a quando il decreto ministeriale non sarà adottato, le imprese sono tenute a rispettare le scadenze attuali e ad avviare le procedure di iscrizione per evitare sanzioni.
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Chi deve iscriversi al RENTRI rifiuti e quali sono le scadenze attuali?
Mentre si attende la conferma della proroga, le imprese devono fare riferimento al calendario ufficiale delle iscrizioni. Gli obblighi di iscrizione riguardano diverse categorie di operatori, divisi in tre fasi principali:
Scadenze previste per l’iscrizione al RENTRI
- Prima fase: 15 dicembre 2024 – 13 febbraio 2025
- Seconda fase: 15 giugno 2025 – 14 agosto 2025
- Terza fase: 15 dicembre 2025 – 13 febbraio 2026
Le aziende che rientrano nella prima fase devono attivarsi immediatamente per rispettare i termini previsti, dato che l’operatività della proroga non è ancora garantita.
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Le criticità segnalate dalle imprese
Molte associazioni di categoria e imprese hanno espresso preoccupazioni riguardo all’attuazione del RENTRI, sottolineando alcune problematiche chiave:
- Tempi troppo ristretti per adeguarsi alle nuove procedure digitali.
- Mancanza di chiarezza normativa su alcuni aspetti tecnici dell’iscrizione.
- Costi e oneri burocratici aggiuntivi, che potrebbero pesare soprattutto sulle PMI.
Per evitare complicazioni, si consiglia alle imprese di monitorare gli aggiornamenti normativi e iniziare fin da subito le pratiche di iscrizione, anche in attesa della conferma della proroga.
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Impatto sulle piccole e medie imprese
Le PMI, in particolare, risultano essere le più penalizzate dalla nuova normativa, poiché spesso non dispongono di risorse interne dedicate alla gestione della tracciabilità dei rifiuti. Senza un’adeguata riorganizzazione delle competenze e delle procedure aziendali, molti operatori potrebbero correre il rischio di sanzioni amministrative e penali.
Tra le richieste avanzate dalle associazioni di categoria vi sono:
- Una proroga che consenta un’adeguata preparazione.
- Maggiore chiarezza normativa per evitare interpretazioni errate.
- Un periodo di sospensione delle sanzioni.
Nel contesto attuale, la questione della proroga RENTRI rimane aperta, con imprese e istituzioni in attesa di ulteriori chiarimenti normativi.
Sanzioni previste per il mancato rispetto delle scadenze
L’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) è un obbligo normativo che prevede conseguenze per chi non rispetta i termini stabiliti.
Con la proroga RENTRI ancora non operativa, le aziende devono attenersi alle scadenze attuali, evitando di incorrere in sanzioni amministrative e penalità economiche.
Il mancato rispetto degli obblighi imposti dalla normativa può comportare ripercussioni che vanno dalla sospensione dell’attività fino a sanzioni pecuniarie di importo rilevante.
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Come prepararsi alle scadenze del RENTRI
Con la proroga RENTRI ancora in attesa di conferma ufficiale, le imprese obbligate all’iscrizione devono adottare un approccio organizzato per rispettare le scadenze del RENTRI ed evitare sanzioni. La corretta preparazione è essenziale per garantire la conformità normativa e ridurre il rischio di errori nella gestione della tracciabilità dei rifiuti.
Seguire alcuni passaggi chiave permette di affrontare al meglio l’iscrizione al RENTRI e l’adempimento degli obblighi previsti, riducendo i tempi di adeguamento e ottimizzando i processi interni.
Verificare la documentazione necessaria
Uno degli aspetti fondamentali per prepararsi alle scadenze RENTRI è la raccolta e verifica della documentazione richiesta. Le aziende devono accertarsi di avere tutti i dati e le informazioni necessarie per procedere con l’iscrizione senza intoppi.
- Identificare i soggetti obbligati: ogni impresa deve verificare se rientra tra quelle obbligate all’iscrizione nella prima, seconda o terza fase.
- Preparare la documentazione aziendale: visura camerale, codici ATECO e autorizzazioni ambientali sono alcuni dei documenti richiesti.
- Accedere al portale RENTRI: è consigliabile effettuare un primo accesso alla piattaforma per familiarizzare con il sistema e individuare eventuali criticità.
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Seguire gli aggiornamenti normativi
L’incertezza sulla proroga RENTRI rende necessario monitorare con costanza le comunicazioni ufficiali per evitare errori o ritardi nell’iscrizione.
- Consultare il sito del Ministero dell’Ambiente per verificare eventuali modifiche ai termini e alle procedure.
- Iscriversi alle newsletter delle associazioni di categoria, che spesso forniscono aggiornamenti e supporto tecnico.
- Partecipare a webinar e incontri informativi per ricevere chiarimenti da esperti del settore e istituzioni.
Utilizzare strumenti digitali per la gestione del RENTRI
L’integrazione di software dedicati alla gestione della tracciabilità dei rifiuti può semplificare il rispetto degli obblighi normativi e ridurre il rischio di errori nella trasmissione dei dati.
- Piattaforme di gestione documentale consentono di centralizzare le informazioni e automatizzare le procedure.
- Software certificati per la trasmissione dei dati possono ridurre il rischio di sanzioni per errori formali.
- Servizi di consulenza specializzata aiutano le aziende a impostare processi conformi alla normativa RENTRI.
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Consulenza e formazione
Affidarsi a esperti del settore aiuta a evitare sanzioni e gestire al meglio l’iscrizione. I consulenti forniscono supporto pratico, aggiornamenti normativi e formazione per il personale, assicurando una corretta gestione della tracciabilità dei rifiuti.
Adottare un approccio proattivo e prepararsi per tempo è essenziale per garantire la conformità e ridurre il rischio di problematiche burocratiche. Indipendentemente dalla conferma della proroga RENTRI, le imprese devono assicurarsi di rispettare le scadenze attuali e adottare strategie efficaci per gestire al meglio l’iscrizione e la tracciabilità dei rifiuti.